UMANI VS ANIMALI 

                                                   UMANI vs ANIMALI

Non sono una esperta antropologa, la mia professione è quella del Medico Veterinario, mi limito a leggere, studiare ed alla costante ricerca di risposte.

Al contrario, sui rapporti tra animali ed umani, dopo 25 anni di professione, posso asserire di avere molta esperienza e conoscenza e mi sento di poter affermare che la visione antropocentrica del Mondo, che domina su questo nostro Pianeta chiamato Terra, non genera buone azioni e comportamenti nei confronti dei nostri coinquilini Animali, come pure verso il regno vegetale e di tutto il pianeta stesso.

Grande influenza nello sviluppo di tale visione, può essere riconosciuta nelle principali religioni monoteiste, che affermano concetti per lo più antropocentrici.

Questo nostro pianeta, risiede in un angolo sperduto nelle profondità dell’Universo,  piccolissimo ed introvabile,  che ruota attorno ad una stella situata alla periferia di una galassia formata da 300 miliardi di stelle, che è solo una dei miliardi di galassie che ci sono nell’Universo. Noi esseri umani siamo il mammifero più evoluto, che insieme ad altri mammiferi popola questo pianeta, considerabile grande come un granello di sabbia, rispetto all’Universo sconosciuto di cui fa parte.

A proposito di sabbia, recentemente ho sentito una intervista ad un astrofisico e non riuscirò mai a dimenticare una sua frase: “si stima che nell’Universo ci sono tante stelle quanti granelli di sabbia ci sono sulla Terra”. Alla luce di queste informazioni, come possiamo continuare ad andare avanti mantenendo questa nostra illusoria posizione “centralizzata”?

L’unica risposta che al momento riesco a darmi è: la scarsa diffusione della cultura scientifica rende popolare la credenza che l’uomo sia UNICO, come il pianeta su cui vive, ed anche quella minima parte dell’Umanità che conosce un po’ di astrofisica, pur avendo coscienza di questa sconcertante verità, in realtà la rifiuta psicologicamente perché potrebbe risultare destabilizzante.

Potremmo pensare quindi che una profonda ignoranza ed arretratezza culturale, siano tra le cause di torture, soprusi, maltrattamenti ed uccisioni che subiscono i nostri amici animali. Tale grettezza ed arretratezza sono condizioni umane comprensibili, in alcune aree geografiche, dove si lotta ancora per la sopravvivenza e la cultura scarseggia, ma in altre più fortunate potremmo parlare solo di disinteresse, superficialità e malvagità.

Quando leggo che in terre lontane, in epoche remote, alcuni esseri umani come nel caso degli indiani ”Jainisti”, sentivano il bisogno di organizzare ospedali per gli animali anziani e malati, nel sesto secolo prima della nascita del Cristo, oppure di Buddha che predicava la compassione verso tutti gli esseri viventi nello stesso secolo, ho molte difficoltà nel credere che non fossero marziani, venuti da un pianeta molto lontano e più evoluto.

Altri grandi uomini del passato, anche appartenenti ad epoche di scarsa od assente cultura, dimostrarono “rispetto ed amore per la vita” in tutte le sue espressioni; ebbero pensieri ed azioni che, per la stragrande maggioranza degli esseri che popolano questa terra e che si definiscono esseri superiori, risultano tuttora incomprensibili, pur avendo alle spalle tanti più secoli di cultura ed esperienza.

 “Nessuna cosa vivente deve essere uccisa, non il più piccolo animale o insetto, perché ogni vita è sacra.” (Buddha   566-486 a.C).

“E’ una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita.” (Empedocle 495-430 a.C.).

“Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta le bestie.” (Immanuel Kant 1724-1804).

 “La crudeltà nei confronti degli animali non è conciliabile né con una vera cultura né con una vera erudizione. Essa è una dei vizi caratteristici di un popolo rozzo e ignobile.” (Von Humbolt   1769-1859 ).

 “La compassione e l’empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.” (Darwin 1809-1882).

“Il cibarsi di carne è un residuo della massima primitività; il passaggio al vegetarianismo è la prima e più naturale conseguenza della cultura.” (Lev Tolstoj 1828-1910).

“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.” (Gandhi 1869-1948).

“Il nostro prossimo è tutto ciò che vive.” (Gandhi).