IL PAZIENTE ANZIANO
L’invecchiamento provoca ai nostri amici a quattro zampe due grandi effetti:
- metabolici;
- fisici.
Nella prima categoria rientrano tutti i cambiamenti che si ripercuotono sul metabolismo. Infatti in questa fase della vita inizia un:
- rallentamento metabolico con conseguente riduzione della sua attività e di conseguenza del fabbisogno calorico del 30-40%;
- calo delle difese immunitarie;
- sviluppo di autoanticorpi e malattie autoimmuni.
Della seconda categoria, invece, fanno parte tutte quelle modificazioni fisiche che il cane o il gatto deve affrontare. Si ha:
- un aumento della % di grasso corporeo;
- una riduzione dell’elasticità cutanea e sua iperpigmentazione;
- una ipercheratinizzazione cuscinetti plantari ed artigli fragili;
- una perdita di masse ossee, muscolari e cartilaginee con conseguente insorgenza di osteoartriti;
- una formazione del tartaro dentario con iperplasia gengivale. In presenza di peridontite, si ha un’atrofia gengivale con retrazione di quest’ultime e perdita dei denti;
- una atrofia e fibrosi della mucosa gastrica e diminuzione della produzione di enzimi pancreatici,
- modificazioni del fegato con rischi di cirrosi epatica;
- una perdita di elasticità polmonare, aumento delle viscosità delle secrezioni, diminuzione della capacità vitale ed un calo del riflesso della tosse e della capacità espiratoria;
- insufficienza renale cronica (soprattutto nel gatto) e problemi di incontinenza urinaria (cane),
- un aumento delle dimensioni di prostata ed ovaie, atrofia dei testicoli, prepuzio diviene pendulo, le mammelle si fanno fibrocistiche;
- una diminuzione della gittata cardiaca, insorgenza di fibrosi valvolare, arteriosclerosi coronaria ed aritmie;
- una diminuzione del numero delle cellule del sistema nervoso e, come segno di senilità, l’animale tende a non controllare perfettamente le grandi funzioni organiche.
PREVENZIONE
Controlli annuali con visita ed esami del sangue, delle urine ed ECG quando l’animale non è affetto da alcuna patologia cronica, altrimenti questi controlli devono essere semestrali o trimestrali o ancora più frequenti a seconda della natura e della gravità dell’affezione.
Inoltre è sempre di grande utilità passare presso il vostro centro veterinario di riferimento per essere informati su eventuali novità alimentari o comunque specifiche per il paziente geriatrico.